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Il segreto di Aztec Tomb

Aggiornato il giorno 11 Maggio 2020

La schermata di apertura di Aztec Tomb. Notare l’errore di grammatica: DINNING room.

Aztec Tomb non ha nulla per essere considerato un classico delle avventure testuali.

Nel 1983, quando fu pubblicato, il mercato era in piena età dell’oro: da anni, esistevano i giochi di Scott Adams, conosciuti in tutto il mondo; iniziavano a spopolare i giochi Infocom, destinati a diventare leggendari; e c’erano giochi come Death in the Caribbean, considerati gioielli.

Aztec Tomb non aveva nulla per diventare un classico. Parser, grafica, storia, longevità: tutto era in linea con lo standard dell’epoca per giochi simili. Niente di eccezionale, anzi: Aztec Tomb presentava pure diversi errori di grammatica e ortografia (vedi sopra).

Eppure, Aztec Tomb è diventato un classico. Lo conoscono – e lo hanno giocato – tutti gli avventurieri “vecchio stile” che si rispettino.

Perché? Qual è il segreto di Aztec Tomb?

Il titolo. Il segreto è nel titolo. E nell’immagine di copertina che pubblichiamo qui sotto…

LO AVETE SCOPERTO?
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